giovedì 29 novembre 2018

Arma dei Carabinieri. Presentazione a Roma del calendario storico e dell'agenda storica 2019 della Benemerita

In data 29 novembre presso la Scuola Ufficiali Carabinieri in Roma, alla presenza del Ministro per i Beni e le Attività Culturali, del Sottosegretario al Ministero della Difesa Angelo Tofalo e del Comandante Generale dell’Arma Giovanni Nistri, si è svolta la cerimonia di presentazione del Calendario Storico e dell’Agenda Storica 2019 dell’Arma dei Carabinieri.
Il Calendario è diventato per il Paese un oggetto di culto, come dimostra una tiratura che da anni sfiora il milione e mezzo di copie. Un prodotto editoriale apprezzato, ambito e presente nelle abitazioni e nei luoghi di lavoro. Nato nel 1928, dopo l’interruzione post-bellica dal 1945 al 1949 il Calendario tornò a vivere nel 1950 e da allora tanti temi sono stati trattati, vicini all’Arma ma anche ai cittadini.
Questa edizione è stata pensata per la ricorrenza dei 40 anni dell’inserimento del primo sito italiano nel Patrimonio mondiale dell’Umanità e, parallelamente dei 50 anni dalla nascita dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale.
Le tavole del Calendario, ideate e realizzate sotto la direzione artistica di Silvia di Paolo, sono state presentate al pubblico insieme ai temi della nuova edizione dell’Agenda dal conduttore televisivo Massimo Giletti. A illustrare i prodotti editoriali, oltre al Capo del V Reparto del Comando Generale, generale di brigata Massimo Mennitti, si sono alternati sul palco Franco Bernabè, Presidente del Consiglio direttivo della Commissione Nazionale per l’Unesco, il giornalista e divulgatore scientifico Alberto Angela, lo scrittore Piero Colaprico, protagonista di una parte dei contenuti dell’agenda, la conduttrice Licia Colò e il Prof. Pietro Sisto.
Nel 1972 una convenzione dell’Unesco prevede la “tutela del patrimonio culturale e naturale”, inteso come bene dell’Umanità intera. L’atto dispone la creazione di un elenco di siti da tutelare, la “World Heritage list”. Nel 1979 vi sono inserite le incisioni rupestri della Valcamonica. Oggi l’Italia conta ben 54 siti protetti, primo paese al mondo.
Le pagine del Calendario presentano una carrellata dei siti italiani tutelati dall’Unesco. Sono stati “inseriti tutti con immagini o menzioni tali da fornire una visione complessiva della varietà di scenari della nostra penisola” – ha dichiarato nel suo intervento il Comande Generale Giovanni Nistri. In parallelo è riportato in breve il percorso evolutivo dei Carabinieri negli ultimi decenni, a partire dal Comando Tutela Patrimonio Culturale avviato nel 1969, che di recente ha fornito i primi “caschi blu della cultura” all’Unesco. Accompagnano le immagini dei luoghi simbolo della Nazione le altre articolazioni dell’Arma, attraverso la rappresentazione di uniformi e “principalmente di volti. Il volto” - ha proseguito il generale Nistri - “è lo specchio dell’anima, come i luoghi sono lo specchio di un Paese. E quelli presenti nelle tavole… stanno ben attenti a non invaderle. Si fondono nell’insieme…perché noi siamo e ci sentiamo parte integrante del paesaggio italiano, inteso come identità nazionale”.


L’Agenda Storica 2019 è incentrata sul tema “I Carabinieri nella letteratura”, con uno specifico inserto curato dal Prof. Pietro Sisto. Viene proposta una carrellata di romanzi dedicati ai Carabinieri nel corso dei due secoli della loro storia.
Tra le opere dell’Ottocento si trovano il carme “La rassegna di Novara” di Costantino Nigra, con il verso “usi obbedir tacendo e tacendo morir”, Le avventure di Pinocchio di Carlo Collodi e il libro Cuore di Edmondo De Amicis.
Fra i classici del Novecento si ricordano I Racconti del Maresciallo di Mario Soldati e Il giorno della civetta di Leonardo Sciascia.
Si arriva infine ai nostri giorni, con i romanzi di Andrea Camilleri e Gianrico Carofiglio, di Carlo Lucarelli e Giancarlo De Cataldo, dell’ospite Piero Colaprico e di altri ancora.

La manifestazione è stata l’occasione per presentare altre due opere editoriali: il Calendarietto da tavolo, dedicato alla Via Francigena e alle riserve naturali protette dai carabinieri Forestali e il Planning da tavolo che tratta le Città Italiane Capitali Europee della Cultura. Il ricavato del calendarietto sarà devoluto all’Opera Nazionale Assistenza Orfani Militari Arma Carabinieri (ONAOMAC) e quello del planning all’ospedale pediatrico “Gaslini” di Genova.
“La scelta fatta, donare qualcosa ai nostri orfani e ai bambini curati nella città di Genova, così duramente colpita dal crollo del Ponte Morandi” - ha affermato il Comandante Nistri – “vuole essere un piccolo segno della nostra attenzione e della nostra solidarietà umana, valore fondante dell’Istituzione. Non si è buoni Carabinieri se non si avverte l’importanza della cultura quale elemento motore del cammino della civiltà umana…Non si è buoni Carabinieri se non si sente forte, quanto il compito di tutelare l’ordine e la sicurezza dei cittadini, il Dovere sacro di aiutare i bisognosi



Calendario Storico dell’Arma 2019


L’edizione 2019 del Calendario Storico dell’Arma dei Carabinieri è stata dedicata alla ricorrenza dei 40 anni dall’inserimento del primo sito italiano nel Patrimonio mondiale dell’Umanità e, parallelamente, dei 50 anni dall’avvento dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale.

Dalla Prefazione al Calendario del Comandante Generale Giovanni Nistri

“Le pagine del Calendario presentano una carrellata dei siti italiani tutelati dall’UNESCO. Li abbiamo inseriti tutti, con immagini o menzioni tali da fornire una visione complessiva della varietà di scenari che la nostra penisola annovera in tutta la sua lunghezza. In parallelo è tracciato un breve racconto sull’evoluzione
dei Carabinieri negli ultimi decenni.
Si possono distinguere le varie uniformi, ma la rappresentazione si nutre principalmente di volti. Non è un caso. Il volto è lo specchio dell’anima, come i luoghi sono lo specchio di un Paese”.
Un volto porta i segni del tempo, della sofferenza e della gioia, del sacrificio, dei sentimenti. Quando una persona ci viene presentata, prima ancora di rivolgerle la parola, un’idea abbastanza precisa del suo carattere ci giunge attraverso lo sguardo, le rughe d’espressione, i lineamenti più o meno marcati. I volti presenti in queste tavole stanno bene attenti a non invaderle. Si fondono nell’insieme, come la bandoliera sulla copertina. Nemmeno questo è un caso, vi sono alla base due ottimi motivi.
Il primo è che ci sentiamo parte integrante del paesaggio italiano, inteso pure come identità nazionale, da quando nel 1814 abbiamo visto la luce.
Il secondo motivo è una doverosa professione di modestia, a fronte degli straordinari panorami che il nostro Paese offre dal nord al sud, dal centro alle isole. Se l’Italia è il quadro, ci siamo detti, sarà già un grande onore farle da cornice. La cornice esalta la bellezza di un quadro e al tempo stesso contribuisce a preservarla.
Noi Carabinieri, per dare un senso alla nostra missione, non potremmo chiedere di più”.



Descrizione



Si parte a gennaio dal Comando Tutela Patrimonio Culturale avviato nel 1969, che di recente ha fornito i primi “caschi blu della cultura” all’Unesco. Il volto di una donna del reparto fa da sfondo alle immagini del Centro Storico di San Geminiano (Sito Unesco dal 1990), dell’Arte Rupestre della Valle Camonica, della Chiesa e del convento Domenicano di Santa Maria delle Grazie e del Cenacolo di Leonardo da Vinci (Siti Unesco dal 1980), di Piazza del Duomo a Pisa (Sito Unesco dal 1987).
A febbraio lo sguardo attento di un carabiniere in pettorina simboleggia l’attività investigativa. Nel 1974, da un intuizione del Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa nasce il “Nucleo Speciale di polizia Giudiziaria”, che sviluppa un nuovo modello operativo antesignano del Raggruppamento Operativo Speciale (ROS). Il Carabiniere con pettorina fa da sfondo alla Città di Vicenza e alle ville del Palladio in Veneto (Siti Unesco dal 1994), all’insediamento industriale Crespi d’Adda (Sito Unesco dal 1995), ai Sassi e al Parco delle Chiese Rupestri di Matera (Sito Unesco dal 1993), al Centro Storico di Siena (Sito Unesco dal 1995).
Il 1978 è l’anno di nascita del Gruppo di Intervento Speciale (GIS), l’unità viene descritta nel mese di marzo. Il volto di un Operatore GIS, coperto da passamontagna, fa da sfondo a Ferrara, città del Rinascimento, e al Delta del Po (siti Unesco dal 1995), a Castel del Monte (Sito Unesco dal 1996), ai Monumenti paleocristiani di Ravenna (Siti Unesco dal 1996) e ai Trulli di Alberobello (Sito Unesco dal 1996).
Il mese di aprile è incentrato sull’innovazione del numero di pronto intervento “112” introdotto nel 1980. E’ rappresentato il volto rassicurante del “Carabiniere della Radiomobile”, che fa da sfondo al Centro Storico di Pienza (Sito Unesco dal 1996), al Palazzo reale del XVIII di Caserta con il Parco, all’acquedotto vanvitelliano e al Complesso di San Leucio (Siti Unesco dal 1997), alla Costiera Amalfitana (Sito Unesco dal 1997) e alle aree archeologiche di Pompei, Ercolano e Torre Annunziata (Siti Unesco dal 1997).
A maggio è il volto di un Corazziere a rappresentare il valore dei Reparti per Specifiche Esigenze, di cui fanno parte, oltre al Reggimento Corazzieri, i Carabinieri degli Organismi Costituzionali e i Comandi di polizia Militare per le Forze Armate e per il Ministero della Difesa. Il Corazziere fa da sfondo alle Residenze Sabaude, al sito archeologico Su Nuraxi di Barumini, a Modena: Cattedrale, Torre Civita e Piazza Grande, a Portovenere, Cinque Terre e Isole (tutti Siti Unesco dal 1997).
A giugno viene raccontata l’Organizzazione Speciale dell’Arma, rappresentata da una donna del Raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche (RaCIS), impegnata in una meticolosa ricerca. Il RaCIS, insieme ai Comandi Carabinieri Antifalsificazione Monetaria, Banca d’Italia, Tutela della Salute, Tutela del Lavoro, Tutela del Patrimonio Culturale e al Raggruppamento Aeromobili, è inserito nella Divisione Unità Specializzate, e costituiscono un prezioso supporto per tutti i reparti dell’Arma. In questo mese sono graficamente rappresentati l’Area archeologica e Basilica Patriarcale di Aquileia (Sito Unesco dal 1998), Piazza Armerina, Villa Romana del Casale, l’Orto botanico di Padova e l’Area Archeologica di Agrigento (tutti Siti Unesco dal 1997).
Nelle pagine centrali una donna e un uomo Carabinieri in Grande Uniforme Speciale fanno da sfondo ai siti Unesco Centro Storico di Napoli, Centro Sorico di Firenze, Venezia e la sua Laguna, Centro Storico di Roma e le proprietà extraterritoriali della Santa Sede.
A luglio il volto determinato di un Carabiniere paracadutista rappresenta l’impegno all’estero dell’Arma, un coinvolgimento corale dell’Istituzione a supporto delle strategie del Paese. Il 1° Reggimento Carabiniere Paracadutisti “Tuscania”, il 13° Reggimento Carabinieri “Friuli Venezia Giulia” e il 7° Reggimento Carabinieri Trentino Alto Adige” sono inquadrati nella 2^ Brigata Mobile e costituiscono un bacino privilegiato per le missioni all’estero o per i servizi di supporto alle Sedi Diplomatiche italiane più a rischio. Il volto del Carabiniere paracadutista fa da sfondo al Centro Storico di Urbino (Sito Unesco dal 1998), alle Isole Eolie (Sito Unesco dal 2000), al Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, con i siti archeologici di Paestum, Velia e la Certosa di Padula (Siti Unesco dal 1998), a Villa Adriana – Tivoli (Sito Unesco dal 1999).
Nel mese di agosto il volto di un giovane Allievo Carabiniere rappresenta la formazione e l’addestramento, quali ingredienti indispensabili del percorso professionale dell’istituzione. Per queste attività altamente specializzate l’Arma si è dotata di una specifica organizzazione che ne cura tutti gli aspetti, da quelli di base, a quelli specialistici. Il giovane allievo Carabiniere è associato ai siti Unesco di Villa d’Este – Tivoli (nella lista dal 2001), Assisi, Basilica di San Francesco e altri siti Francescani (nella lista dal 2000), delle città tardo barocche della Val di Noto – Sicilia sud orientale (dal 2002) e della Città di Verona (iscritta dal 2000).
Lo sguardo limpido e sereno di un atleta Carabiniere, proposto nel mese di settembre, è il simbolo dell’attenzione dell’Arma allo sport, quale elemento fondante della formazione e dell’addestramento, ma soprattutto punto di riferimento valoriale imprescindibile. Lo sport, inteso come sacrificio, impegno e sana tensione al risultato è quanto di più prossimo alla vocazione originaria del Carabiniere. Nelle pagine del mese di settembre sono rappresentati i siti Unesco di Genova, le strade nuove e il sistema dei Palazzi dei Rolli (iscritto dal 2006), la Val d’Orcia (iscritto dal 2004), Mantova e Sabbioneta (iscritti dal 2008), Siracusa (iscritta nel 2005).
A ottobre lo sguardo composto e attento di un carabiniere impiegato in ordine pubblico rappresenta il segno distintivo dell’impegno e della responsabilità con cui l’Arma assolve questo delicatissimo compito, tradizionalmente svolto dai Reggimenti e dai Battaglioni dell’organizzazione Mobile. Il volto di questo carabiniere della linea mobile fa da sfondo alle Dolomiti (Sito Unesco dal 2009), alla Ferrovia retica nel paesaggio dell’Albula e del Bernina (Sito Unesco dal 2008), al Monte San Giorgio (Sito Unesco dal 2010) e ai “Longobardi in Italia. Luoghi di potere” (Sito Unesco dal 2011).
A novembre è stata rappresentata l’attenzione costante dell’Arma all’ambiente, attraverso lo sguardo che va oltre l’orizzonte di un Carabiniere Forestale. Il Carabiniere Forestale, pur essendo di recente istituzione, affonda le sue radici nella più che trentennale esperienza dell’Arma maturata con i suoi Nuclei Operativi Ecologici. Con l’assorbimento del Corpo Forestale dello Stato, è stato costituito un Comando interamente dedicato alla salvaguardia della natura con una peculiare attenzione alle molteplici implicazioni dei reati ambientali. Insieme ai “Carabinieri Forestali”, l’Arma ha di fatto costituito una Forza di polizia ambientale senza precedenti per ampiezza e potenzialità. Al Carabiniere Forestale sono associati i siti Unesco delle Ville e Giardini medicei in Toscana (iscritti dal 2013), dei Paesaggi vitivinicoli del Piemonte, Langhe-Roero e Monferrato (iscritti dal 2014), dei Siti palafitticoli preistorici delle Alpi (iscritto dal 2011) e del Monte Etna (iscritto dal 2013).
L’ultimo mese dell’anno è dedicato alla musica. Sulla pagina di dicembre è rappresentato il volto di una donna Carabiniere della Banda musicale dell’Arma. I musicisti del complesso sono l’anima dell’impegno dell’Istituzione nella divulgazione della tradizione musicale bandistica in Italia e nel mondo. I siti Unesco associati sono Palermo arabo-normanna e le cattedrali di Cefalù e Monreale (iscritto dal 2005), le Antiche faggete primordiali dei Carpazi e di altre regioni d’Europa (iscritto nel 2017), Ivrea, città industriale del XX secolo (iscritto nel 2018) e Le opere di difesa veneziane tra il XVI e XVII secolo: Stato da Terra-Stato da Mar Occidentale.


Agenda dell’Arma 2019


L’Agenda dell’Arma dei Carabinieri, rinnovata nel formato e nella veste grafica nel 2017, arriva al quarantesimo anno di pubblicazione (risale infatti al 1979 la prima edizione).
Il “diario è su base settimanale, con possibilità di rinvio a un’ampia parte destinata alle note.
Le informazioni sui Comandi dei Carabinieri e sui reclutamenti sono rese fruibili attraverso codici QR, leggibili con smartphone e tablet che rimandano alle pagine del sito www.carabinieri.it e dei social network istituzionali.
Altri codici QR consentono l’accesso a varie notizie sull’Arma, sulla sua storia e sui periodici “Il Carabiniere” e la “Rassegna dell’Arma”, #Natura e il “Notiziario Storico”.
Vi è poi l’ampia rubrica sulle date importanti dell’Arma.
Dall’arte alla letteratura il passo è breve.
L’inserto monografico quest’anno è dedicato al tema “I Carabinieri nella letteratura italiana”. Viene proposta una carrellata di romanzi dedicati ai carabinieri nel corso dei due secoli della loro storia. Sono esempi di come il Carabiniere è stato visto, nella lettura degli intellettuali e nell’immaginario popolare.
Non potevano mancare, per l’Ottocento, il carme La rassegna di Novara di Costantino Nigra, con il verso “Usi obbedir tacendo e tacendo morir”, Le avventure di Pinocchio di Carlo Collodi con i due militi che “rieducano” il bambino burattino, il libro Cuore di Edmondo de Amicis che nella novella Fortezza racconta un Carabiniere che resiste alle torture dei banditi.
Fra i classici del Novecento, non potevano mancare I racconti del Maresciallo di Mario Soldati, portati sullo schermo con i volti di Turi Ferro prima e di Arnoldo Foà poi, e Il giorno della civetta di Leonardo Sciascia, che vede una bella versione cinematografica con il capitano Bellodi interpretato da Franco Nero.
Si arriva ai giorni nostri, con i romanzi di Andrea Camilleri e Gianrico Carofiglio, di Carlo Lucarelli e Giancarlo De Cataldo, di Piero Colaprico e di altri ancora.

martedì 20 novembre 2018

Oggi Celebrazione della “Virgo Fidelis” Patrona dell’Arma dei Carabinieri


Oggi 21 novembre 2018, alle ore 10,00, nella chiesa di SANTA CATERINA D’ALESSANDRIA, avrà luogo la celebrazione della “Virgo Fidelis”, Patrona dell’Arma dei Carabinieri, e del 77° anniversario della Battaglia di Culqualber e della “Giornata dell’Orfano”. Alla Santa Messa officiata dall’Arcivescovo, S.E. Rev.ma Corrado Lorefice, saranno presenti il Comandante della Legione Carabinieri Sicilia, Gen. B. Giovanni Cataldo, le Autorità civili, militari e religiose di Palermo, i familiari dei Carabinieri caduti in servizio, le vedove e i figli, nonché rappresentanze di militari in servizio e dell’Associazione Nazionale Carabinieri.







CENNI STORICI 

La celebrazione della “VIRGO FIDELIS”, Patrona dell’Arma dei Carabinieri, ricade annualmente il 21 novembre, data della Battaglia di “Culqualber”. Il 21 novembre è, infatti, la ricorrenza di un glorioso fatto d’armi, avvenuto nel 1941 in Africa, durante la Seconda Guerra Mondiale, che si concretizzò nell’eroica difesa del caposaldo di Culqualber da parte del 1° Battaglione Carabinieri. Per quell’atto di eroismo, fu conferita alla Bandiera dell’Arma la seconda Medaglia d’Oro al Valor Militare. In ricordo dello stesso evento, Papa Pio XII, nel 1949, ha riconosciuto la Vergine Maria, con il titolo di “Virgo Fidelis”, come Patrona dell’Arma dei Carabinieri. Nell’occasione, il Comando Generale bandì un concorso artistico per un opera che raffigurasse la Patrona dei Carabinieri e a vincerlo fu lo scultore Giuliano LEOPARDI, che rappresentò la Vergine in atteggiamento raccolto mentre, alla luce di una lampada, leggeva in un libro le parole profetiche dell’apocalisse “SII FEDELE SINO ALLA MORTE”.

lunedì 12 novembre 2018

Riparte il tesseramento per l’anno 2019 dell’Associazione Nazionale Carabinieri, ecco come versare la quota associativa

La Presidenza Nazionale dell’Associazione Nazionale Carabinieri, ha comunicato che per quanto attiene le quote associative per l'anno 2019, sono così suddivise: Soci effettivi e soci familiari € 25,00 e per i soci simpatizzanti € 30,00.
Il pagamento della quota è possibile effettuarlo anche a mezzo bonifico su conto BANCO POSTA n. IT 60E0760104600000014382970 intestato a: A.N.C. Sezione Palermo; causale: Rinnovo quota associativa anno 2019 del socio seguito dal nominativo dello stesso.
Oppure tramite il pagamento in contanti presso la sede della Sezione di Palermo in Piazza degli Aragonesi, 19/A nei giorni di Lunedì e Mercoledì dalle ore 16,15 alle ore 20,00 e il Sabato mattina dalle ore 08,00 alle ore 11,00.

sabato 3 novembre 2018

Palermo, 4 novembre 2018: Festa delle Forze Armate. Ecco il programma!




Il 4 novembre 1918 terminava il 1° conflitto mondiale – la Grande Guerra – un evento che ha segnato in modo profondo e indelebile l’inizio del ‘900, e che ha determinato radicali mutamenti politici e sociali. La data che celebra la fine vittoriosa della guerra, commemora la firma dell’armistizio siglato a Villa Giusti (Padova) con l’impero austro-ungarico ed è divenuta la giornata dedicata alle Forze Armate.
In questa giornata si intende ricordare, in special modo, tutti coloro che, anche giovanissimi, hanno sacrificato il bene supremo della vita per un ideale di Patria e di attaccamento al dovere: valori immutati nel tempo, per i militari di allora e quelli di oggi. 

Sono trascorsi cento anni da quel 1918 quando si completò il processo di unificazione italiana. Nel primo grande conflitto mondiale vennero mobilitati oltre 5 milioni di italiani di cui oltre 4 milioni assegnati all’esercito operante. Al termine del conflitto, si registrarono: 680.000 caduti, 270.000 mutilati, oltre un milione di feriti, 600.000 prigionieri di cui 64.000 morti per stenti in mano nemica. La mobilitazione mise insieme italiani provenienti da ogni regione, da ogni provincia, appartenenti a tutte le classi sociali, con i contadini che costituivano il grosso delle fanterie e gli studenti schierati tra le fila degli ufficiali di complemento. Per tre anni e mezzo tutti questi italiani vissero e lottarono, spalla a spalla, accomunati dalle “stellette” nelle sofferenze, che ai giorni nostri parrebbero ed erano ai limiti, ed oltre, dell’umana sopportazione. Eppure, anche attraverso queste sofferenze condivise quotidianamente, nacque un nuovo sentimento di affratellamento, di condivisione, che andava oltre lo spirito di corpo. 

Il 4 novembre è un evento che consolida il rapporto di fiducia e affetto tra i cittadini italiani e i militari, rapporto che si è accresciuto nel tempo, specie nei momenti di difficoltà del Paese. La festa delle Forze Armate e dell’Unità Nazionale è la giornata per ricordare e consolidare questo legame tra il Paese e gli uomini e le donne che lo difendono. Domani nell’ambito delle celebrazioni per la giornata dell’Unità Nazionale e della Festa delle Forze Armate, anche a Palermo si svolgeranno una serie di celebrazioni, manifestazioni e eventi che vedranno le Forze Armate in strada, a contatto con la gente. 


Programma delle manifestazioni 

Alle ore 09:30, di concerto con la Prefettura, dopo l’alzabandiera, in piazza Vittorio Veneto, verrà data lettura al messaggio del Presidente della Repubblica e deposta una corona in memoria al monumento ai Caduti. A seguire, verrà consegnata la Bandiera Nazionale all’istituto Tecnico Commerciale e per Geometri “Carlo Alberto Dalla Chiesa” di Partinico. 

Inoltre, per tutta la giornata, nell’ambito del programma “Caserme Aperte / Caserme in Piazza”, i cittadini ed i tanti turisti potranno assistere ad una serie di eventi: 

- dalle 07:00 in piazza del Parlamento e via Vittorio Emanuele, allo schieramento di mezzi e di materiali di tutte le FF.AA. e dei Corpi Armati dello Stato con i relativi info point; 

- dalle 09:00 alle 13:30, sempre in piazza del Parlamento e in via Vittorio Emanuele, alla dimostrazione del Gruppo Sportivo dell’Esercito Italiano, dei Nuclei Cinofili dei Carabinieri e della Guardia di Finanza e degli artificieri EOD con robot del Comando Provinciale Carabinieri di Palermo; 

- dalle 09:00 alle 19:00, in via Libertà, via Ruggero Settimo e via Maqueda, alla esposizione in vetrina di uniformi ed oggettistica delle Forze Armate; 

- alle ore 10:15, alla esibizione itinerante della Fanfara del 12° Reggimento Carabinieri Sicilia, da piazza Villena (Quattro Canti) a piazza del Parlamento; 

- dalle 18:30 alle 18:40, alla esibizione itinerante dei Bersaglieri lungo via Ruggero Settimo sino a piazza Verdi; 

- dalle 18:30 alle 19:30, in piazza Verdi sulla scalinata del Teatro Massimo, si terrà il concerto della Fanfara del 12° Reggimento Carabinieri Sicilia e della Fanfara dei Bersaglieri in congedo. 

Durante la mattinata, a partire dalla 09:00 fino alle 13:30, sarà possibile accedere al complesso di caserme “Dalla Chiesa – Calatafimi”, con visita alla sala della memoria e alle chiese di Santa Maria Maddalena e San Giacomo dei Militari, mentre alla Cavallerizza di Presidio del Comando Militare Esercito “Sicilia” all’interno di Palazzo Reale sarà aperta la mostra “La Grande Guerra attraverso gli occhi e gli scritti di Siciliani”.