venerdì 26 luglio 2019

L’Arma dei Carabinieri piange il Vice Brigadiere Mario Cerciello Rega ucciso barbaramente


Nella sua nuda essenza anche la tragedia più grande è fatta di numeri: il Vice Brigadiere Mario Cerciello Rega aveva 35 anni, era sposato da 43 giorni e 13 ne erano passati dal suo ultimo compleanno.
È morto a Roma per 8 coltellate, inferte per i 100 euro che i 2 autori di 1 furto pretendevano in cambio della restituzione di 1 borsello rubato. In gergo si chiama “cavallo di ritorno”.
Ma quei numeri non sono freddi: sono il conto di un’esistenza consacrata agli altri e al dovere, di una dedizione incondizionata e coraggiosa, di un amore pieno di speranze e di promesse. E la tragedia reca la cifra più alta: l’infinito.
Il più vivo dolore per una mancanza che affligge 110 mila Carabinieri. Il più vivo cordoglio ai Suoi cari, che stringiamo in un immenso, unico abbraccio.
Volanti della Polizia di Stato, a sirene spiegate, davanti al Comando Generale dei Carabinieri, per solidarietà all'Arma che oggi perde uno dei suoi uomini.
Un momento pieno di emozione che ci sembra giusto condividere, ringraziando i colleghi della Polizia per il gesto.
Il Comandante Generale dei Carabinieri, Giovanni Nistri, ringrazia uno a uno i poliziotti sopraggiunti davanti al Comando Generale dell'Arma per manifestare la loro vicinanza dopo la morte in servizio del Vice Brigadiere Mario Cerciello Rega.

Fonte: Carabinieri