Nella giornata di domenica 29 Novembre, ricorrerà il 35° anniversario dell’eccidio del Brigadiere Antonio Enrico Monteleone, Medaglia d’Oro al Valor Militare alla Memoria.
Nel rigoroso rispetto delle norme anti pandemia si è svolta oggi la commemorazione con la deposizione di una corona d’alloro presso la targa realizzata davanti la Stazione Carabinieri di Isola delle Femmine, caserma che nel 2015 è stata intitolata all’eroe caduto.
Alla cerimonia hanno presenziato il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Palermo, Generale di Brigata Arturo Guarino, e i Comandanti della Compagnia di Carini, Cap. Pietro Cugusi e della Stazione di Isola delle Femmine Luogotenente Rocco La Gamba.
Quella mattina di 35 anni fa, il Brigadiere Monteleone, accorreva presso l’ufficio postale poco distante dalla caserma, per sventare una rapina.
Di fronte ai rapinatori, il Brigadiere rifiutava di consegnare l’arma d’ordinanza e, coraggiosamente, si scagliava contro i tre, ingaggiando una violenta colluttazione durante la quale veniva raggiunto al cuore da un colpo di pistola. Sottoposto ad un delicato intervento moriva all’alba del giorno dopo.
Nella giornata di sabato 20
novembre 2020 dalle ore10,00, nella chiesa di San Giacomo dei Militari ,
all’interno della Caserma C.A. dalla Chiesa –
sede del Comando Legione Carabinieri Sicilia, ha avuto luogo la celebrazione
della “Virgo Fidelis”, Patrona dell’Arma dei Carabinieri, e del 79°
anniversario della Battaglia di Culqualber”.
Alla Santa Messa officiata dall’Arcivescovo, S.E. Rev.ma Mons. Corrado
Lorefice, celebrata senza la consueta presenza delle Autorità cittadine per il
rigoroso rispetto delle stringenti normative anti contagio, hanno presenziato
il Comandante della Legione Carabinieri Sicilia, Gen. B. Rosario Castello,
rappresentanze dei militari in servizio a Palermo e dell’Associazione Nazionale
Carabinieri.
CENNI STORICI
La celebrazione della “VIRGO FIDELIS”, Patrona dell’Arma dei Carabinieri,
ricade annualmente il 21 novembre, data della Battaglia di “Culqualber”. Il 21
novembre è, infatti, la ricorrenza di un glorioso fatto d’armi, avvenuto nel
1941 in Africa, durante la Seconda Guerra Mondiale, che si concretizzò
nell’eroica difesa del caposaldo di Culqualber da parte del 1° Battaglione
Carabinieri. Per quell’atto di eroismo, fu conferita alla Bandiera dell’Arma la
seconda Medaglia d’Oro al Valor Militare. In ricordo dello stesso evento, Papa
Pio XII, nel 1949, ha riconosciuto la Vergine Maria, con il titolo di “Virgo
Fidelis”, come Patrona dell’Arma dei Carabinieri. Nell’occasione, il Comando
Generale bandì un concorso artistico per un opera che raffigurasse la Patrona
dei Carabinieri e a vincerlo fu lo scultore Giuliano Leopardi, che rappresentò
la Vergine in atteggiamento raccolto mentre, alla luce di una lampada, leggeva
in un libro le parole profetiche dell’apocalisse “SII FEDELE SINO ALLA MORTE”.
102 anni fa il 4 Novembre 1918 terminava la Prima Guerra Mondiale iniziata, per l'Italia, il 24 Maggio 1915. Dobbiamo onorare tutti coloro che l'hanno combattuta, sotto qualunque Bandiera. Da sempre i tempi di mobilitazione degli eserciti erano l'incubo degli Stati Maggiori e, dopo la guerra franco-prussiana (1870) era diventato un assioma che "chi prima mobilita vince". Il trasporto su rotaia consentì di effettuare "mobilitazioni" in tempi ridotti, prima impensabili sconvolgendo gli schemi tattici e strategici precedenti. In Prussia, fin dal 1839 Von Moltke si interessò del trasporto ferroviario per lo spostamento delle truppe. Quando nel 1857 fu nominato C.S.M. si adoperò per dotare la Prussia di una rete ferroviaria in funzione strategica. Ciò consentì alla Prussia nel 1866 di completare la mobilitazione prima dell'Austria che possedeva una sola linea ferroviaria che partiva da Vienna, contro le cinque linee prussiane appositamente ubicate. Fin dall'inizio della Prima Guerra mondiale quasi tutte le nazioni si erano dotate di linee ferrate in funzione logistico-strategica. In Italia le Ferrovie dello Stato, costituite co R.D. dell' 1 Luglio 1905, avevano una estensione di 1.300 Km. Sotto la guida del D.G. ing. Raffaele De Corne' le F.S. si adeguarono alle esigenze del conflitto. Basta ricordare che durante tutta la durata della guerra furono effettuati 50.000 treni trasportando uomini, artiglierie, munizioni e materiali di ogni sorta. 70.000 furono i ferrovieri mobilitati per le esigenze delle FF.AA. di essi si contarono 1.200 caduti. Furono conferite n.2 M.O. V.M. (Bersagliere Enrico Toti; Capitano di Fanteria Emanuele Ferro); 76 M.A.V.M.; 53 M.B.V.M.