domenica 15 aprile 2018

L’evoluzione storica dell’Associazionismo fra i Carabinieri

Articolo di fondo a cura del Commissario Straordinario, Ignazio Buzzi

I primi movimenti associazionistici tra i carabinieri in congedo e pensionati, sorsero in Italia - alla fine dell’800 - come Società di mutuo soccorso. 
Il primo sodalizio si costituì a Milano il 1° marzo 1886 con la denominazione di “Associazione di Mutuo Soccorso tra i congedati e pensionati dai Carabinieri Reali”. 
Da Milano, le Associazioni si diffusero - con diverse denominazioni - in quasi tutto il territorio nazionale, compreso Palermo dove, nel 1900, era stata fondata la Società di M.S. ”Tra i carabinieri congedati”. (Fonte “Le Società di Mutuo Soccorso in Italia al 31.12.1904” – Ministero di Agricoltura, Industria e Commercio- Ispettorato del Credito e della Previdenza – Tipografia Nazionale di G. Berteiw& C.- Roma 1906).
Finita la Prima guerra mondiale, le Società di Mutuo Soccorso dei militari in congedo di tutte le Armi o Corpi, furono trasformate in Associazioni d’Arma. 
Nel novembre 1925, per iniziativa dell’Associazione Carabinieri in pensione, si svolse a Roma il primo convegno nazionale dei Sottoufficiali e dei Carabinieri aderenti sia alle Società di Mutuo Soccorso, che alle Associazioni. 
Scopo del convegno era quello di porre le basi per l’unificazione di tutti i sodalizi in un unico organismo centrale con sede in Roma. 
Nacque così, la Federazione Nazionale del Carabiniere Reale che con R.D. n. 461/1925 viene riconosciuta Ente morale ed affidato, a testimonianza della continuità storica tra l’Arma in servizio ed in congedo, il Medagliere dell’Arma. 
Nel 1932 con R.D. 1214, venne cambiata la denominazione in “Federazione Nazionale del Carabiniere Reale in congedo”, fino al 1935. 
Infatti, con R.D. 9 aprile 1935 n. 815, fu trasformata in “Associazione Nazionale del Carabiniere Reale in congedo”. 
Il Governo fascista soppresse, il 21 aprile 1938, tutte le Associazioni d’Arma, che furono trasformate in veri e propri reparti militari, obbligando tutti i consociati ad essere impiegabili in caso di necessità belliche. 
Inoltre, questi repartiassunsero la denominazione di “Reggimenti” e per i Carabinieri “Legioni” e posti sotto l’alta sorveglianza del Segretario del Partito Nazionale Fascista.
Così l’Associazione si trasformò in“Legione Carabinieri Reali d’Italia” e le Sezioni assunsero il nome di “Coorte” 
Ad essa, secondo l’art. 7, del nuovo statuto, potevano iscriversi i militari in attività di servizio e in congedo. 
Con la liberazione di Roma, avvenuta il 4 giugno 1944, per ripristinare il sodalizio, viene nominato – con D.M. - Commissario straordinario il Gen. Div. spe Amedeo Ademollo e con Dec. Min. Difesa 8 settembre 1951 venne approvato un nuovo Statuto assumendo la nuova denominazione di “Associazione Nazionale del Carabiniere in congedo”. 
Nel 1956, con D.P.R n. 1286, venne approvato un nuovo Statuto e con D.M. del 29 maggio 1957 il relativo Regolamento d’esecuzione. Nasce così l’Associazione Nazionale Carabinieri.