lunedì 24 maggio 2021
ALBERO FALCONE: RADICI DI LEGALITÀ PER UN FUTURO DI IMPEGNO E TUTELA AMBIENTALE
giovedì 6 maggio 2021
PALERMO: RICORDATO IL GENERALE GENNARO NIGLIO
Cinquantacinque anni, veniva considerato un ufficiale dal forte piglio, mai domo nel combattere il crimine: dalla lotta alla ’ndrangheta all’antieversione, dai controlli antidoping fino alle cosche mafiose siciliane del suo ultimo incarico: a Palermo, dove era giunto a settembre del 2003, aveva cercato di dare subito nuovi impulsi alle inchieste su Cosa nostra e alla ricerca dei latitanti.
Persona di grande professionalità, ma anche profondamente umana (era amatissimo dai suoi uomini) prima di arrivare in Sicilia era stato al comando dei Carabinieri per la Sanità.
Nato ad Ercolano (Napoli) nel 1949, aveva frequentato la Scuola Militare “Nunziatella” e l’Accademia Militare di Modena. Da tenente, venne destinato prima alla Scuola Sottufficiali di Velletri e poi alla Legione di Catanzaro. Nel grado di maggiore, aveva comandato la Sezione Criminalità organizzata del Reparto Operativo di Roma; mentre coi gradi di tenente colonnello e colonnello fu a capo dei Comandi Provinciali di Caserta, Napoli e Reggio Calabria; tra i suoi comandi anche il Reparto Antieversione del ROS.
Laureato in Giurisprudenza e in Scienze della Sicurezza, era stato decorato della Medaglia d’argento al valor militare, per aver ingaggiato un conflitto a fuoco conclusosi con la cattura dei latitanti, con la seguente motivazione: "Comandante di Compagnia distaccata, nel corso di una importante operazione di contrasto alla criminalità organizzata, compiuta alla testa dei suoi uomini, veniva fatto segno a proditoria e violenta azione di fuoco dagli appartenenti ad un clan camorristico responsabili di gravissimi delitti. Benché ferito reagiva con determinazione e, dopo aver colpito con l'arma in dotazione uno dei malfattori, riusciva ad arrestare tutti i criminali coinvolti sequestrando numerose armi, munizioni, documenti falsificati ed autovetture con targhe contraffatte. Corbara (SA), 1ottobre 1982".
Alla sua memoria sono intitolate:
- dal 26 febbraio 2008, la Caserma sede del Comando Compagnia Carabinieri di Roccella Jonica (RC);
- dal 3 ottobre 2013 la Compagnia Carabinieri di Marcianise(CE);
- dal 13 giugno 2018, la Caserma sede del Comando Tenenza Carabinieri di Ercolano (NA).
martedì 4 maggio 2021
MONREALE: COMMEMORAZIONE ECCIDIO DEL CAPITANO EMANUELE BASILE (M.O.V.C.)
Oggi, 4 maggio 2021, ricorre il 41° anniversario dell’omicidio del Capitano dei Carabinieri Emanuele Basile.
Durante la notte del 1980, giornata di festa a Monreale per la ricorrenza del SS. Crocifisso, il Capitano Basile, mentre era di ritorno in caserma con la moglie e la figlioletta in braccio dopo i festeggiamenti cittadini, veniva barbaramente ucciso da tre sicari di cosa nostra, subito arrestati dai Carabinieri intervenuti. Questa mattina, tenuto conto delle misure in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, si è svolto un breve momento di raccoglimento commemorativo all’interno del Gruppo Carabinieri di Monreale, alla presenza del Generale di Brigata Rosario Castello, Comandante della Legione Carabinieri Sicilia, del Generale di Brigata Arturo Guarino, Comandante Provinciale di Palermo, con la deposizione di un mazzo di fiori al busto dedicato al caduto.
Successivamente, in Corso P. Novelli, luogo dell’eccidio, alla presenza di una rappresentanza dell’Arma, del Prefetto di Palermo, S.E. Dott. Giuseppe Forlani e del Sindaco di Monreale, Ingegner Alberto Arcidiacono, Sindaco di Monreale, l’Arcivescovo Monsignor Michele Pennisi ha recitato una preghiera; è stata poi deposta una corona d’alloro davanti alla lapide commemorativa.
Il Generale Castello, in un breve messaggio di saluto, ha richiamato la modernità dell’esempio del Capitano Basile per tutti i Carabinieri e per la legalità alla quale si ispirano le comunità isolane.